Ci sono un inglese, un italiano e un metafisico. Un giorno, i primi due si incontrano e decidono di rendere omaggio al terzo. Ne nasce una piccola mostra presso la galleria Franco Noero di Torino, con un paio di opere soltanto, che ha il pregio di mettere in evidenza la libertà interpretativa che contraddistingue l’arte nell’epoca postmoderna, oltre che la fecondità di spunti che può offrire l’incontro con uno dei più importanti pittori del Novecento.
Francesco Vezzoli, l’italiano, trasforma la vetrina al piano terra della Fetta di Polenta in uno spazio metafisico totale – macchiato di Pop – che restituisce in trompe-l’oeil una tela di Giorgio de Chirico, nel mezzo della quale viene inserita una sgargiante statua dorata, in cui Ariadne, la musa dell’antichità, è sostituita da una rappresentazione di Sophia Loren.
Pablo Bronstein, l’inglese, più concettuale e freddo rispetto al collega, mette in scena un monumento ʻviventeʼ, ispirato alla tomba di Riccardo Cuor di Leone nella basilica francese di Rouen e interpretato da un ballerino professionista costretto all’immobilità di un monumento metafisico.
Andrea Rodi
Torino // fino al 15 gennaio 2013
Francesco Vezzoli / Pablo Bronstein
FRANCO NOERO
Piazza Santa Giulia 5
011 882208
[email protected]
www.franconoero.com
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