This is not an exit. Con la frase finale del romanzo American Psyco, Mat Collishaw, artista inglese classe 1966, ci ricorda gli eccessi di Wall Street negli Anni Ottanta e suggerisce un parallelo con il nostro mondo post-crisi, risultato di consumismo, avidità e di uno stile di vita patinato e illusorio che ci ha portato a un vicolo cieco.
Collishaw fa parte di quella generazione di artisti proveniente dalla Goldsmith University di fine Eighties, quegli Young British Artists che esposero a Freeze nel 1988 con Damien Hirst e che nonostante la crisi globale stanno ancora godendo di enorme successo commerciale.
In questa sua ultima mostra, Collishaw presenta monumentali tele a olio, mezzo inusuale nei suoi lavori precedenti, con l’intento di attuare una rivoluzione di senso “dopo aver esplorato l’intera storia della pittura”. Alcuni dipinti appaiono a un primo sguardo tele monocrome astratte, altri riproduzioni di pagine di giornali di moda, ma in realtà sono abili raffigurazioni trompe-l’oeil degli incarti spiegazzati che gli spacciatori usano per distrubuire le dosi. Ogni piega è riprodotta meticolosamente e le tracce di polvere bianca rivelano il loro precedente uso, offrendo un complicato gioco di illusioni.
Harry Blain e Graham Southern avevano inaugurato il programma della galleria nel 2010 proprio con una mostra di Collishaw e questa settimana hanno festeggiato con lui il successo di This is not an exit, a pochi giorni dall’annuncio della prossima chiusura di Haunch of Venison, galleria da loro fondata e poi venduta alla case d’aste Christies.
Gaia Penteriani
Londra // fino al 30 marzo 2013
Mat Collishaw – This is not an exit
BLAIN|SOUTHERN
4 Hanover Square
+44 (0)20 74934492
[email protected]
www.blainsouthern.com
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