Michele Valori: nomen omen
“L'architettura nasce dalla civiltà di un popolo, da un'industria attrezzata, da scuole serie e selezionatrici, dall'educazione della gente, dall'onestà delle imprese, da buone semplici sensate legislazioni e da un minimo di fede nell'avvenire”. Michele Valori al Maxxi di Roma, fino al 17 febbraio.
Uno dei più grandi protagonisti dell’architettura italiana del secondo Novecento, promotore di riforme all’interno dell’edilizia popolare e di quella residenziale. Uomo di grande carisma, prese parte alla realizzazione del nuovo piano regolatore di Roma negli Anni Sessanta, perché “gli architetti non parlano più di architettura e… finiscono col non farne. […] Ma intanto si costruisce lo stesso, e l’edilizia, quella che sanno fare tutti, anche i costruttori pizzicagnoli o i costruttori fabbricanti di caramelle, dilaga ovunque”.
Urbanista e docente Michele Valori (Bologna, 1923 – Roma, 1979) viene ricordato in una dettagliata retrospettiva al Maxxi. Anticipata a Venezia in occasione della Biennale di Architettura, l’esposizione romana vanta 35 nuove testimonianze. Progetti come la Torre spagnola (Matera, 1954) o il Progetto INA casa (Civita Castellana, 1950), appunti, fotografie, interviste, modelli. La maggior parte proviene dall’Archivio Valori, che nel 2006 la famiglia donò alla collezione del Maxxi Architettura: circa 2.776 elaborati, 5.330 materiali fotografici, 5 modelli, documenti e materiali a stampa divisi in 5 serie. A completare il percorso, un touchscreen per accedere direttamente alle realizzazioni, interagendo con esse.
L’importanza di Valori viene fuori in diverse sfumature, anche quando collabora al fianco di architetti prestigiosi come Ludovico Quaroni e Mario Ridolfi. Sempre con passione, metodo e qualità professionale. Il tema dell’abitare fu a lui estremamente caro, tanto da diventare una scelta di vita perfino nei controversi interventi attuati nei quartieri Tiburtino e Corviale. Testimonianze che valorizzano il suo contributo al dibattito sull’architettura, l’interesse per lo sviluppo urbano, l’attenzione all’ambiente e il recupero dei centri storici. L’uomo Valori si fonde completamente con l’architetto, con passione e vivacità. A tal punto che lo stesso dualismo interno/esterno finisce per diventare la metafora del rapporto individuo/società.
Rivoluzionario e impegnato, “Michele tendeva alla massima semplicità, ricercava una secca essenzialità, una schietta, ‘naturale’ ma scarna eleganza. Al tempo stesso, lui, non solo culturalmente raffinatissimo, considerava una debolezza – inutile e immorale – ogni esagerata raffinatezza di forme. Etica ed estetica gli sembravano inscindibili” (Arnaldo Bruschi). Più che una mostra, una testimonianza delle importanti trasformazioni strutturali che hanno toccato, oltre Roma, l’intera penisola.
Michele Luca Nero
Roma // fino al 17 febbraio 2013
Michele Valori – Abitare le case
a cura di Maristella Casciato e Susanna Nobili
MAXXI
Via Guido Reni 4a
06 3225178
[email protected]
www.fondazionemaxxi.it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati