Pino Pascali, oggi come ieri
Tuffo nel passato all’Attico di Fabio Sargentini. La mostra di Pino Pascali allestita nel marzo del 1968 nei gloriosi spazi della galleria a Piazza di Spagna viene ripristinata nella sede odierna. Un omaggio a un artista senza tempo, che ha saputo riappropriarsi di valori primari con una freschezza creativa e un sarcasmo eternamente moderni. A Roma fino al 29 marzo.
I bachi da setola, opera emblematica di Pino Pascali (Bari, 1935 – Roma, 1968), fecero il loro esordio a L’Attico nel 1968. Da allora hanno girato per quasi 45 anni in gallerie e musei di mezzo mondo, diffondendo il verbo dell’Arte Povera. Oggi, dopo la tappa alla Fondazione Pino Pascali a Polignano a Mare, i bachi, riportati alla luce, si ordinano nella galleria romana secondo l’allestimento originario, completo del “bozzolo”, replica del lavoro con cui l’artista pugliese ravvivò le pareti immacolate della sala in occasione della prima mostra. A confermare l’indole performativa di Pascali, SKMP2, “reportage ironico-visuale” girato da Luca Patella. Come ha scritto Maurizio Calvesi: “A trentotto anni dalla sua scomparsa, la figura di Pino Pascali è ancora straordinariamente viva, al punto da continuare a competere nell’agone dell’attualità con i giovani di oggi, e facendo mostra, nel confronto, della sua “marcia in più”.
Stella Kasian
Roma // fino al 29 marzo 2013
Pino Pascali – Cinque bachi da setola e un bozzolo
L’ATTICO
Via del Paradiso 41
06 6869846
[email protected]
www.fabiosargentini.it
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