In una Pisa sonnacchiosa qualcosa si muove per l’arte contemporanea. Dall’editoria alternativa alle pareti della Galleria Studio Gennai, spazio al libro d’artista nell’era della riproduzione digitale. Fino al 2 marzo.
Il progetto prende il via da quattro libri d’artista, realizzati dagli ideatori di A typo, editore virtuale. Giacomo Verde, con Multi book – Tavola Italiana 2001/2011 ricompone il rumore comunicazionale nello spazio della memoria storica: il QR Code diviene pane per i denti, gli occhi e smatphone. L’arte delle mine di Luca Leggero &Luca Giorgi impagina invece i resti di una performance pseudo-futurista, e ci offre ironicamente tool e istruzioni per riprodurla homemade.
Les Liens Invisibles “oggettualizzano” la Net Art in un fake multicomposito: opere in mostra, titoli e testi critici nascono dall’interazione tra software e visitatore (Unhappening. Not here, not now). Marcantonio Lunardi celebra infine Venti anni di berlusconismo in Italia (1994-2011) con video e catalogo filatelico: dalla Mail Art al tubo catodico, anche qui il gioco tra virtualità e falsificazione rivela glorie e squallori del mondo attuale.
Simone Rebora
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Pisa // fino al 2 marzo 2013 It’s so A-typ(o)ical. Il libro d’artista nell’era della riproduzione digitale a cura di Silvia Vassallo STUDIO GENNAI Via San Bernardo 6 348 8243760 [email protected] studiogennai.sytes.net www.atypo.org
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Simone Rebora
Laureatosi in Ingegneria Elettronica dopo una gioventù di stenti, Simone capisce che non è questa la sua strada: lascia Torino e si dedica con passione allo studio della letteratura. Novello bohémien, s’iscrive così alla Facoltà di Lettere a Firenze, si…