Sette artisti per otto opere, tutte in bronzo. La mostra è piccola, ma The Bronze Age da Massimo De Carlo sembra riuscire a mantenere una trama di senso al suo interno: non sfuggire a noi stessi. La dimensione totemica dei lavori di Huma Bhabha o Thomas Houseago, le forme del ritratto per George Condo e Steven Claydon o della figura intera per Matthew Monahan e Bertrand Lavier, nonché il richiamo al fuoco e agli anni che passano di Massimo Bartolini riportano, infatti, alla coscienza alcune tra le dimensioni più fondative del nostro essere uomini.
Il bronzo, poi, fin da Grandi e Medardo Rosso, grazie alle sue pieghe sinuose che riflettono la luce, fa come entrare la scultura, già tridimensionale, in un dialogo ancora più intenso con la realtà. Tra i richiami alla filosofia, alla tradizione, all’arte primitiva, in alcune opere si scorge la cifra della modernità: una pesante corazza di apparenze il cui unico fine è nascondere un vuoto interiore.
Giulio Dalvit
Milano // fino al 15 marzo 2013
The Bronze Age
MASSIMO DE CARLO
Via Ventura 5
02 70003987
[email protected]
www.massimodecarlo.it
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