Dagli Ukiyo-e alla Street Art. La Grande Mela e l’Edo Pop
La Japan Society di New York, con la collaborazione dell'Istituto delle Arti di Minneapolis, presenta Edo Pop: the graphic impact of japanese prints: trenta lavori di dieci artisti contemporanei dialogano con oltre cento stampe Ukijo-e del periodo Edo (1615-1868). Fino al 9 giugno.
Masami Teraoka, 31 Flavors Invading Japan/Today's Special, 1980-82 - Courtesy Catharine Clark Gallery, San Francisco & (Art) Amalgamated, New York
Apre la rassegna Edo Pop: the graphic impact of japanese prints il grande murale Lovers commissionato alla street artist Aiko Lady Butterfly, ex assistente di Takashi Murakami nel suo studio di Brooklyn, che si cimenta con il più celebre motivo iconico giapponese, l’onda, e la raffigurazione di una geisha tatuata di spalle, dal grande impatto scenico.
Si prosegue poi nelle stanze dell’istituto con opere di Paul Binnie, Masami Teraoka, Jimmy Robert, Narahashi Asako, Hatakeyama Naoya, Tomokazu Matsuyama, Kazama Sachiko, Ishii Toru, insieme alle fotografie dell’inglese Emily Allchurch, che si alternano ai “classici” lavori di – fra gli altri – Utagawa Hiroshige, Katsushika Hokusai, Kitagawa Utamaro, Utagawa Kunisada, Totoya Hokkei, Utagawa Kuniyoshi.
L’influenza della tradizione giapponese, dunque, si protrae e si estende, così come era successo in Europa con gli impressionisti, grazie a interpretazioni pop contemporanee. Il concetto di “cambiamento” è d’altronde una costante nelle opere del “mondo fluttuante” e si concretizza in icone di bellezza femminile e non solo.
Estremamente affascinante è la sezione dedicata ai regni fuori dall’ordinario (in cui pullulano fantasmi, demoni, figure mitologiche, eroi leggendari, spesso interpretati da attori-artisti) e anche quella dedicata al tema “scene di vita quotidiana e suoi prodotti”, dove si apprezzano raffigurazioni di moda cutting edge, con i trucchi, le lacche, le ceramiche, così come fiori rari, pesci e animali domestici.
Masami Teraoka, AIDS Series/Geisha in Bath, 2008 – Courtesy Catharine Clark Gallery, San Francisco & (Art) Amalgamated, New York
L’inventiva visiva dei grandi del passato, associata alla volontà di provocazione e a un senso di grazia unici, sono gli stessi elementi che animano i tentativi di cogliere la vitalità dell’esistenza da parte di molti artisti odierni: a tal proposito, tra i nomi presenti spicca il lavoro di Tomokazu Matsuyama, che con il suo immaginario di personaggi dai colori luminosi e fosforescenti colpisce al primo impatto. Degna di nota anche la serie finale dei paesaggi.
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Diana Di Nuzzo
New York // fino al 9 giugno 2013 Edo Pop: The Graphic Impact of Japanese Prints a cura di Miwako Tezuka JAPAN SOCIETY 333 East 47th Street +1 (0)212 8321155 www.japansociety.org
1 / 28Aiko, Sunrise (particolare), 2013 - Courtesy of the artist - photo Ben Warren2 / 28Aiko, Sunrise (particolare), 2013 - Courtesy of the artist - photo Ben Warren3 / 28Aiko, Sunrise (particolare), 2013 - Courtesy of the artist - photo Ben Warren4 / 28Aiko, Sunrise (particolare), 2013 - Courtesy of the artist - photo Ben Warren5 / 28Emily Allchurch, Tokyo Story 1: Lotus Garden (after Hiroshige), 2011 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts6 / 28Emily Allchurch, Tokyo Story 10: Willow Landscape (after Hiroshige), 2011 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts7 / 28Paul Binnie, Carp (Koi), 1994 - Courtesy Scholten Japanese Art, New York8 / 28Paul Binnie, A Hundred Shades of Ink of Edo: Sharaku’s Caricatures (Edo zumi hyaku shoku: Sharaku no Giga), 2011 - Courtesy Scholten Japanese Art, New York9 / 28Hatakeyama Naoya, River Series/Shadow #009, 2002–04 - Collection of David Solo10 / 28Ishii Tōru, Tokyo Tower, 2007 - Private Collection, New York11 / 28Kabukidō Enkyō, Ichikawa Yaozō III as Umeōmaru, 1796 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts12 / 28Kabukidō Enkyō, Nakamura Nakazō II as Matsuōmaru, 1796 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts13 / 28Katsukawa Shunshō, Ichikawa Danjūrō V, 1785-92 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts14 / 28Katsushika Hokusai, Drum Bridge at Kameido Tenjin Shrine dalla serie Unusual Views of Famous Bridges in Various Provinces, 1833-34 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts15 / 28Katsushika Hokusai, La grande onda di Kanagawa (Kanagawa oki nami ura), dalla serie Trentasei vedute del Monte Fuji, 1831-34 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts16 / 28Kazama Sachiko, Alas! Heisoku-kan (Raging Battle-Ship the Dead-End), 2012 - Courtesy MUJIN-TO Production, Tokyo17 / 28Kitagawa Utamaro, Kitchen Scene, 1794-95 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts18 / 28Tomokazu Matsuyama, For the Time Being, 2012 - Courtesy of the artist19 / 28Tomokazu Matsuyama, My Dog Can't Walk, 2012 - Courtesy of the artist20 / 28Narahashi Asako, Kawaguchiko dalla serie half awake and half asleep in the water, 2003 - Private Collection, Boston21 / 28Suzuki Harunobu, Mitate of the Calligrapher Ono No Tōfū, post 1765 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts22 / 28Masami Teraoka, AIDS Series/Geisha in Bath, 2008 - Courtesy Catharine Clark Gallery, San Francisco & (Art) Amalgamated, New York23 / 28Masami Teraoka, 31 Flavors Invading Japan/Today's Special, 1980-82 - Courtesy Catharine Clark Gallery, San Francisco & (Art) Amalgamated, New York24 / 28Totoya Hokkei, Courtesan Looking at a Foreign Ship, 1818-44 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts25 / 28Utagawa Hiroshige, Distant View of Atake in an Evening Shower over Ōhashi Bridge dalla serie One Hundred Famous Views of Edo, 1857 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts26 / 28Utagawa Hiroshige, Eight Shadow Figures dalla serie New Edition of Shadow Making, ca. 1842 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts27 / 28Utagawa Kunisada e Utagawa Hiroshige, Ejiri dalla serie Fifty-three Stations by Two Brushes, 1854 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts28 / 28Utagawa Kunisada e Utagawa Hiroshige, Goyu dalla serie Fifty-three Stations by Two Brushes, 1855 - Courtesy Minneapolis Institute of Arts
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Diana Di Nuzzo
Scrive di Pop Surrealism e Lowbrow Art da tempo, e la sua passione per la cultura pop e underground l'ha portata a trasferirsi nella Grande Mela per conoscere da vicino il mondo delle gallerie dedicate e della Street Art. Qui…