Guasconate di giovani nati alla fine degli Anni Ottanta
Da Gasconade va in scena il felice dialogo tra le opere di due giovani artisti, assolutamente complici e antagonisti nel sovrapporre i vettori mediatizzati delle loro sculture. Opere e “cosine” che sono il cascame di pratiche contemporanee. A Milano, fino il 13 aprile, con Alice Ronchi e Dario Guccio.
Thingies è il nome del bizzarro scenario scultoreo nato dall’incontro delle opere di Dario Guccio (Milano, 1988) e Alice Ronchi (Milano, 1989). Come in un diorama pensato sui layer di un software Adobe, i lavori dei due artisti flirtano tra contrasti e analogie formali, ragionando sull’ingombro scenico di persone, icone e oggetti: tra maschile e femminile, tra spazio reale e rappresentazione simbolica, tratteggiano scie che reggono il mondo del vedere da una prospettiva postmediale.
È un paesaggio minimale quello scandito da Cerchio, Disco e Saetta di Alice Ronchi, e dalle lesene scabre di Dario Guccio. Dispositivi improntati sull’essenzialità comunicazionale che si traducono in entità levigate e gelide, oppure apparentemente monumentali quanto caduche. Il gioco strutturale e combinatorio del display, come appare chiaro nella vetrofania di Dario Guccio Untitled, offre un punto di vista eccellente per sbirciare la mostra della vetrina, mentre il camminare accanto gli elementi che compongono Thingies sembra quasi evocare l’esperienza di album come Far Side Virtual di James Ferraro.
Riccardo Conti
Milano // fino al 13 aprile 2013
Dario Guccio / Alice Ronchi – Thingies
GASCONADE
Piazzale Lavater 2
[email protected]
www.gasconade.it
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