Le archeologie universali di Matteo Pugliese

Monumentalità classiche, esaltate da inedite e drammatiche fragilità; un ponte tra Oriente e Occidente, tra passato prossimo e remoto. Nella personale d Matteo Pugliese, da Mudima a Milano, fino al 19 marzo.

Non sfondano. Semmai penetrano. Nello sforzo disperato di vincere la resistenza di pareti che offrono opposizioni inaspettatamente fluide. Ben nota la frammentazione gentile dello spazio che Matteo Pugliese (Milano, 1969) propone con i pezzi della serie Extra Moenia: titani grandi e piccoli, colossi che sgomitano e si fanno largo tra intonaco e calcestruzzo, trapassando muri nella disperata rinnovata dichiarazione di libertà della scultura iconica. La memoria dell’antico, esaltata con limpide suggestioni archeologiche, si sposa con quella intima degli Scarabei: l’esoscheletro si fa urna e accoglie cimeli d’infanzia, animulae in grado di rappresentare in forma plastica frammenti di vissuto. Su cui vigilano grotteschi Custodi armati, ironico esercito di terracotta che unisce sotto le insegne della Storia soldati bardati di tutto punto; ma gonfi, quasi sfatti, dai tratti teneramente carnascialeschi. Cani che non mordono, ma si acciambellano placidi e monolitici sulla soglia del ricordo.

Francesco Sala

Milano // fino al 19 marzo 2013
Matteo Pugliese – Corazze  
FONDAZIONE MUDIMA
Via Tadino 26
02 29409633
[email protected]
www.mudima.net

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