Dopo Galeno, Paracelso e Jakob Böhme, anche Nunzio Paci (Bentivoglio, 1977) interpreta la teoria delle segnature, declinandola in immagini. Nelle tele dalla scala cromatica ridotta e vicina alle tonalità della terra, l’artista traccia corrispondenze simboliche, rendendole talvolta evidenti nei piccoli numeri, impronte di analogie tra parti, che non vengono cancellate dalle colature di colore e di cera. Il corpo è il centro dell’indagine che viene condotta in questa mostra e che vede l’analisi anatomica come strumento per rintracciare un’unità ideale tra uomini, animali e piante, di cui i gemelli siamesi e i cannibali divengono figure iconiche. Tra echi di Cronenberg, con una visione però positiva della contaminazione e priva dell’idea di sopraffazione, le distinzioni tra generi vengono superate e viene eliminata la categoria dell’altro.
Marta Cereda
Milano // fino al 31 marzo 2013
Nunzio Paci – De Signatura Rerum
a cura di Davide W. Pairone
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