Le microstorie di Michael Fliri

Narrazioni su schermo. Michael Fliri approda a Torino, negli ampi spazi del Centro Videoinsight, con una selezione di lavori recenti. Il tema? La trasformazione. Fino al 5 aprile.

A suo modo, ogni video è una piccola narrazione. Non sempre c’è un inizio e una fine, i dialoghi sono assenti ma l’azione non manca di certo. In ogni storia il protagonista assoluto è l’artista sud-tirolese Michael Fliri (Tubre, 1978) che da un decennio sfoga la sua passione per il travestimento, realizzando video dal sapore amatoriale, dove quello che conta è l’indagine sul corpo e sulle sue reazioni. “Di una trasformazione mi interessano le varie fasi, l’energia impiegata e il risultato di ogni mutamento”, ha detto una volta Fliri durante un’intervista. Negli ampi spazi di Videoinsight, ex fabbrica d’inchiostro ottocentesca, situata a due passi dalla chiesa Gran Madre di Dio, si possono vedere i suoi lavori più significativi, come Getting too old to die young, trilogia-video realizzata al compimento dei trent’anni dell’artista, e I’m in hell and I’m Alone, dove lo si vede sballottato da una situazione ad un’altra come un ping pong, in una sorta di omaggio al cinema muto.

Claudia Giraud

Torino // fino al 5 aprile 2013
Michael Fliri
CENTRO VIDEOINSIGHT
Via Bonsignore 7
[email protected]
www.videoinsight.it/centro

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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