Renzo Bergamo, il figlio della galassia

“Cercare, cercare cercare cercare e poi cercare”, sosteneva Renzo Bergamo. E Mina si innamora continuamente delle sue opere. Al Castello Sforzesco di Milano, la ricerca guidata dal cosmo conta più che l’individuazione. Fino al 31 marzo.

Vallo a raccontare a chi dopo le prime dieci tele attende la fama. Renzo Bergamo (Portogruaro, 1934 – Venezia, 2004) è stato uno sperimentatore infaticabile, affascinato dai movimenti dell’universo, dall’origine. Dai quasi monocromi nei Sessanta a vere e proprie esplosioni di colore negli Ottanta, Bergamo ha restituito una visione intatta della cultura in cui era – e siamo – immersi, ha scavalcato le definizioni disciplinari che rischiano di dividere arte e scienza: ha trattato il mondo come fosse tutt’uno, per quello che è. Forse solo all’epoca del Rinascimento questa tendenza era così forte.
La sua pittura passa per molte tecniche e fasi, non si accontenta. Dopo aver trascorso molti anni a Milano, frequentando il Bar Jamaica, pittori e intellettuali del tempo, Bergamo sceglie la Sardegna per continuare la sua attività fuori dal circuito pubblico, una volta considerate le esposizioni come mere operazioni commerciali.

Lucia Grassiccia

Milano // fino al 31 marzo 2013
Renzo Bergamo – Atomo-Luce-Energia
a cura di Claudio Cerritelli, Giulio Giorello e Simona Morini
CASTELLO SFORZESCO
Piazza Castello
02 88463700
[email protected]
www.mostrarenzobergamo.it

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Lucia Grassiccia

Lucia Grassiccia

Lucia Grassiccia è nata a Modica (RG) nel 1986. Dopo una formazione tecnico-linguistica ha studiato presso l’Accademia di belle arti di Catania, dove ha contribuito a fondare e dirigere un webzine sperimentale (www.hzine.it) gestito da un gruppo di allievi dell’accademia.…

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