Accomodatevi su ’a seggiulell. L’invito di De Dominicis (Diego)
Come soldatini, una schiera di sedie impagliate invade gli spazi napoletani della Galleria PrimoPiano, evocando ricordi di un’infanzia appena trascorsa e di tradizioni ormai sopite. Fino al 4 maggio.
Come in un “gioco al rimando”, Diego De Dominicis (classe 1982) affida ai ricordi dell’infanzia, trascorsa in un piccolo borgo dell’avellinese, la verve poetica della sua ricerca: l’armamentario de ’o scarparo, le vesti del chierichetto, le tracce del terremoto e così via. Ognuno di questi rimandi evocativi è intrecciato a maglia stretta ai fili di paglia di una magica sediolina. ’a seggiulell viene assurta a topos iconoclastico, segno vernacolare di un’infanzia già divenuta ricordo e di una tradizione “paesana” che inesorabilmente si perde.
Denuncia, dunque, di una sempre più incalzante massificazione che fagocita i segni di un’“Italia che era”? Può darsi. Ciò che è certo, e che l’artista tiene a rimarcare, è che lo sguardo sul passato/tradizione è svolto con approccio ludico: “È un gioco, il mio”. Non melanconia, i ricordi restano più vividi quando intrecciati col sorriso.
Luigi Rondinella
Napoli // fino al 4 maggio 2013
Diego De Dominicis – ‘a seggiulell
a cura di Antonio Maiorino
PRIMOPIANO
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www.primopianonapoli.com
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