Non poteva certo confinare la sua espressione a un ambito predefinito, Christian Guémy, in cifre C215 (Bondy, 1973). E neanche sfuggire a un tema – Mea Culpa – che sembra tagliato apposta per questa città. Mutuata da studi accademici di elevato profilo, la sua opera si fonda su una consapevolezza storica non comune, che emerge con vitalità inusitata nell’esposizione alla Wunderkammern.
A sorprendere non sono solo i riferimenti espliciti a Caravaggio, ma anche la determinazione a perdere il contatto con la superficie muraria tanto cara agli artisti di strada, alla ricerca di altri supporti fisici per gli stencil. Quasi a ricordare che i suoi lavori, pur realizzati appositamente per la galleria, sono in verità estranei a quel contesto e presto vorrebbero tornare là dove li aspettiamo: a prender pioggia sulla cassetta della posta o nella trincea del sottopasso. Come di fatto avviene all’esterno della galleria.
Alessandro Iazeolla
Roma // fino al 24 maggio 2013
C215 – Mea Culpa
a cura di Giuseppe Ottavianelli
WUNDERKAMMERN
Via Gabrio 124
06 45435662
[email protected]
www.wunderkammern.net
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