Il respiro di Javier Garcerà a Palermo
“Exhale-inhale”, “espira, inspira”. Così che si intitola la prima mostra del valenciano Javier Garcerà al Centro d'Arte Piana dei Colli di Palermo. Di recente incluso da Arco 2013 tra i “dieci artisti imperdibili”, lo scorso 4 aprile è stata inaugurato il progetto a cura di Giulia Ingarao e María Jesús Martínez Silvente, realizzato in collaborazione con la Facultad de Letras y Filosofía de Malaga.
La trama e l’ordito, l’exhale e l’inhale dell’incessante ritmo respiratorio di Javier Garcerà (Puerto de Sagunto, 1967), dell’individuo. La tela è uno degli elementi portanti della produzione complessiva di Garcerà, anche in occasione dell’esposizione palermitana. Tele di grandi dimensioni, cangianti, plastiche, raffinate, luminose, durature e istantanee allo stesso tempo. Invitano lo spettatore a farle vivere in base alla posizione della luce e del proprio corpo.
L’artista spagnolo ha inaugurato la propria carriera con una ricerca di scrittura del mondo che ne catturasse tecnicamente lo status quo. Le prime opere realizzate, immagini fotografiche emulsionate, denunciavano lo straniamento di una qualsiasi relazione con il paesaggio contemporaneo, ridotto a brandelli archeologici del presente.
È una poetica dell’attimo artistico, del consumo irripetibile di una determinata forma, che lo interessa. Da un lavoro estremamente fisico, Garcerà approda a un linguaggio metafisico: si tenta di indagare la natura intima delle cose, che nulla può descrivere, ma che si può solo contemplare. Lo spirituale dell’arte sta tutto racchiuso lì: nel testimoniare il suo valore rituale, simbolo stesso dell’esistente. E questo comincia a delinearsi a partire da uno spazio vuoto, e dal silenzio.
La scelta dei materiali si caratterizza di forti aspetti simbolici: le installazioni in mostra al Centro d’Arte Piana dei Colli lo dimostrano. La minor distancia (2012) è un’opera su parete che stratifica diverse superfici di feltro nero, su cui si definiscono i contorni sfuggenti di un micro e macro mondo naturale; Si el ojo nunca duerme, (2011-2012) comprende tele di enormi dimensioni, realizzate con l’impiego di sete pregiatissime provenienti dall’India, selezionate con cura da Garcerà. I feltri, gli smalti, i giochi di luce: i riflessi e le grafie, sempre mutevoli e unici, dei paesaggi/passaggi dell’artista, avvolgono lo spettatore completamente nella creazione di un nuovo spazio della coscienza del presente, accompagnati dall’estesa installazione audio, dal primo all’ultimo ambiente espositivo, che riproduce e rievoca il respiro stesso dell’artista.
“L’opera deve svuotare di parole il dire dello spettatore”, suggerisce Garcerà. “Non vuole creare un discorso”. Exhale, innhale, espira e inspira. Nulla più.
Serenella Di Marco
Palermo // fino al 30 aprile 2013
Javier Garcerà – Exhale-Inhale
a cura di Giulia Ingarao e María Jesús Martínez Silvente
PIANA DEI COLLI
Via Faraone 2
091 6790853
www.pianadeicolli.it
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