Elina Brotherus (Helsinki, 1972) punta lo sguardo sul soggetto delle sue fotografie – spesso autoritratti – che coglie con una neutralità sospesa, senza sbilanciarsi sul genere. Non ci sono uomini o donne, ma semplicemente individui che osservano uno spettacolo. Spettatori in attesa, o in meditazione. Un modello ci dà alternativamente le spalle per invitarlo a seguirci nella sua esplorazione, oppure ci guarda per renderci partecipi del suo spazio. Sono presenti richiami alla pittura ottocentesca, di Friedrich e Lorrain, che in passato la fotografa ha citato con più evidenza, e tanta composizione classica. È un dialogo tra il modello e l’artista, tema che attraversa tutta la storia dell’arte.
C’è poi un confronto inedito con la città, in questo caso la metropoli newyorkese, che anima gli orizzonti di civiltà, in cui gli oggetti riflettono volti, diversamente da altre opera dove la fotografa celebra i paesaggi spietatamente naturali delle sue terre nordiche, in cui la presenza umana, spesso nuda, diventa un dettaglio della scena naturale. Lo scenario rimane calmo, quieto, sospeso, evocando un senso del tempo lento e riflessivo. Un gioco di sguardi, una reciprocità tra soggetto e oggetto, per indagare l’identità e il suo rapporto con il mondo.
Nella project room sono esposti alcuni video inediti del norvegese Marit Folstad, a cura di Marianne Hultmann.
Neve Mazzoleni
Milano // fino al 12 maggio 2013
Elina Brotherus – Spectator
a cura di Lorella Scacco
EFFEARTE GALLERY
Via Ausonio 1a
02 89096534
[email protected]
www.effeartegallery.com
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