Come Circe nel suo palazzo, Francesco Ardini (Padova, 1986) fa magie all’interno della project room della galleria di Jerome Zodo. L’artista veneto non trasforma in animali gli avventori, ma li pone davanti a uno spaccato di realtà fatto di composizioni in ceramica. Come in nature morte del terzo millennio, i piatti e i frutti sono affiancati da iPhone e tablet, ma il candore della loro forma è sopraffatto da un’inarrestabile proliferazione blu. Un virus che contagia tutto ciò che circonda attraverso un processo che ha una sua dimensione fisica (Megaron) ma che esiste anche nell’inconsistenza della realtà aumentata. Basta inquadrare con un tablet i decori, che a prima vista sembrerebbero un tributo alla tradizione della ceramica, per vedere i piatti trasformarsi, diventare oggetti misteriosi che racchiudono in sé la materialità del passato e l’immaterialità del futuro (Incanto, Convivio, Offerta). Proprio come in un incantesimo degno della maga della mitologia greca.
Maria Marzia Minelli
Milano // fino al 1° giugno 2013
Francesco Ardini – Circe
a cura di Alessandro Turci
JEROME ZODO
Via Lambro 7
02 20241935
[email protected]
www.jerome-zodo.com
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