Le atmosfere oniriche di Hannu Palosuo
Trasfondere il sogno nei quadri o nelle sculture senza mai perdere il senso del concreto. Il gusto della materia. Un sottile contrasto che rispecchia anche la natura dell’artista. Hannu Palosuo è in mostra a Roma negli spazi del Museo Andersen fino al 9 giugno.
Per comprendere a pieno il titolo della mostra, bisogna conoscere almeno in parte il vissuto di Hannu Palosuo (Helsinki, 1966; vive a Roma). Le atmosfere oniriche, le auree surreali, i simbolismi. Quasi una casa degli spettri, ma a colori. Un duplice rimando unisce pittura e scultura, in lui accomunate dalla riproduzione in serie di oggetti identici: fiori, figure umane e lampadari. Volutamente incompleti, a volte accennati, gli oggetti proposti tendono a dissolversi perché sarà poi lo spettatore a ricomporli, dando loro un senso. Sprazzi di colore spiccano dai fondi piatti delle tele grezze, con ombre scure proiettate dai soggetti stessi. Figure umane di spalle, con un’aria malinconica, sfuggente, quasi volessero trascinarsi oltre la cornice. Le uniche sculture presenti sono tre lampadari in legno che, come nelle opere pittoriche con tale soggetto, riprendono i toni scuri e fumosi.
Michele Luca Nero
Roma // fino al 9 giugno 2013
Hannu Palosuo – Memoria obliterata
a cura di Marco Ancora
MUSEO ANDERSEN
Via Pasquale Stanislao Mancini, 20
06 3219089
[email protected]
www.museoandersen.beniculturali.it
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