Si possono rintracciare due linee diverse ma contigue. La prima è legata a una trasposizione su tela di veri e propri resti preistorici, frammenti – quasi reliquie – di una primigenia tecnologia umana. In queste rappresentazioni, Lorenzo Aceto (Pescara, 1985) sembra cercare un incontro tra la propria visione e il dato scientifico. La seconda sezione, invece, muove rispettivamente dallo studio di libri di storia naturale e dalla trascrizione pittorica di frame tratti dal film La guerre du feu (1981). La pellicola, da cui è tratto il titolo della mostra, è ambientata nell’età della pietra. In queste due serie di lavori si assiste a un allontanamento dal dato reale, sia in quanto percezione che in quanto ricostruzione scientifica: tele ribaltate, immagini accorpate e strutture organico-paesaggistiche deformate fino a diventare altro. È in questo distacco, agevolato anche dalle fonti (illustrazioni e film rimarranno sempre delle ricostruzioni), che assistiamo all’avvicinamento a una memoria ancestrale e pulsante in cui il magma pittorico, ponte tra le ere, non può che risultare vivo.
Gianmaria de Lisio
Pescara // fino al 5 giugno 2013
Lorenzo Aceto – atra
CESARE MANZO
Via Umbria 48
085 297206
[email protected]
www.galleriamanzo.it
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