Mattia Barbieri, dalla Luger di Milano allo Studio Tommaseo di Trieste
Doppia esposizione per il giovane artista bresciano Mattia Barbieri che, con le sue “Pitture domestiche”, ha appena terminato la sua mostra alla Galleria Luger di Milano e si appresta a continuare il suo progetto espositivo. Questa volta a Trieste, presso lo Studio Tommaseo, fino al 20 luglio.
Costituite da immagini attinte da un archivio personale creato dall’artista stesso, immagini sovrapposte le une sulle altre per dare vita a una pittura a strati, almeno apparenti, le opere di Mattia Barbieri (Brescia, 1985; vive a Milano) sono una “ricerca sula pratica pittorica stessa” o “pittura sulla pittura”, come egli stesso afferma. Indagando il rapporto fra contemporaneità e passato, Barbieri cerca di instaurare un ponte tra forma pittorica presente e antica, accostando immagini risalenti a periodi storici diversi. Il Gilles di Antoine Watteau viene messo sottosopra per essere poi sovrastato da immagini più contemporanee alle quali si sovrappongono ulteriormente disegni, scritte e ritagli di giornali. L’effetto visivo risulta comunque omogeneo, forse anche grazie al successivo utilizzo di una levigatrice sulla tela per appianare e “distruggere” l’eterogeneità dei substrati e rendere l’opera organica. Di difficile lettura appaiono invece i significati delle singole opere, che non riescono a entrare a far parte di un linguaggio condiviso a livello contenutistico e di senso. In questo discorso rientrano anche gli oggetti presenti in mostra, un coltello e una mandragora, strumenti artistici apparentemente decontestualizzati dalle pitture.
Caterina Failla
Trieste // fino al 20 luglio 2013
Mattia Barbieri – Pitture domestiche
STUDIO TOMMASEO
Via del Monte 2/1
040 639187
[email protected]
www.triestecontemporanea.it
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