Nel “laborintus” di Mary Zygouri
Una proiezione, quattro still, uno scatto e una scultura illustrano una realtà che stimola reazioni, riflessioni utili a riconoscere il mondo. L’esposizione ospitata nei nuovi spazi napoletani della Galleria Dino Morra Arte Contemporanea si conclude il 22 giugno con un open day.
Per la sua prima personale italiana, Mary Zygouri (Atene, 1973) presenta un labirinto bianco, una visione che si pone come uno dei molteplici emblemi della crisi economica che ha afflitto la Grecia e ammalato tutta l’Europa. È questo stesso metaforico labirinto che, contaminandosi con la poetica di Sanguineti, dà il titolo alla mostra curata da Antonello Tolve. Bullmarket, video e perno della mostra, vede l’artista impigliata nello stesso filo che dovrebbe portarla alla via d’uscita. Il toro, ripresa della figura mitologica del Minotauro o del Ratto d’Europa, non è qui il vigore ma rappresenta la rovina finanziaria, i cui pezzi cadono in una grande vasca di cemento e inchiostro giapponese che rimanda alla scultura Vae Victis e alle altre opere in mostra. Lo stesso liquido scorre all’interno della matassa che l’artista srotola dal corpo dell’animale, come fosse una lunga flebo per curare un Paese malato.
Arianna Apicella
Napoli // fino al 22 giugno 2013
Mary Zygouri – Laborintus
a cura di Antonello Tolve
DINO MORRA
Vico Belledonne a Chiaia 6
392 9420783
[email protected]
www.dinomorraartecontemporanea.eu
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