Evoluzionismo campano. Raffele Bova e il barcode
Come in un prequel di un’avvincente serie narrativa, Raffaele Bova svela la genesi della personalissima ricerca sul “codice a barre”, raccontando la genesi delle criptiche forme. È l’uomo la chiave. Succede ad Aversa, da Kouros, fino al 30 giugno.
Col suo ultimo lavoro, Raffaele Bova (Caserta, 1946) offre ai fruitori una promenade visiva, riepilogativa e assorta sul tema della “spersonalizzazione iconica”, leitmotiv della sua quarantennale ricerca. L’evoluzione dell’uomo, da primate a “erectus”, porta infine al codice a barre: mediante un percorso catartico, l’essere umano, liberatosi dalle insidie della foresta primitiva, entra nella selva dei codici a barre e delle icone digitali, perdendosi e smaterializzandosi in questa. Le tragicità di cui i media quotidianamente raccontano inducono a una somatizzazione passiva di notizie, scevra da pulsioni critiche ed emotive, e il bisogno di iper-connessione col mondo colma sempre più la disconnessione dal proprio Io e dalla propria sfera emozionale. La corsa dell’uomo all’evoluzione si trasforma agli occhi di Bova in regressione tout court.
Luigi Rondinella
Aversa // fino al 30 giugno 2013
Raffaele Bova – Ecce Homo
a cura di Enzo Battarra e Enzo Di Grazia
KOUROS
Via Magenta 81
www.raffaelebova.it
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