Fotosensibilità. Nicola Martini e Carlo Mollino da Kaufmann Repetto
La galleria Kaufmann Repetto di Milano cambia volto. Il luogo d'assemblea ricercato da Martini diventa scultura aderente alla superficie. Gli spazi vuoti servono per innescare reazioni, trasformazioni della materia. Mentre alcune polaroid di Mollino tornano alla loro notte. Fino al 30 luglio.
Nicola Martini (Firenze, 1984) intitola la sua prima personale (in una galleria privata) Sippe. Il significato di ‘Sippe’ è ‘famiglia’, sebbene sia da intendersi più precisamente come nucleo sociale di individui che si riconoscono nella discendenza da un antenato comune, e pertanto una famiglia in senso lato. Tradotto nella prassi formale del giovane artista, la Sippe diventa un luogo in cui i rapporti tra opera e spazio per l’opera si fondono per spingersi verso il terzo polo della materia. Martini, infatti, ha imbevuto la quasi totalità delle pareti con il bitume, asfalto fotosensibile, utilizzato per impressionare la luce e per far risaltare la purezza delle sue nuove sculture, fusioni di colofonia con cera microcristallina, e vetro con sabbia quarzifera.
In parallelo, la Kaufmann Repetto dedica a Carlo Mollino (Torino, 1905-1973) una galleria di ritratti, un corridoio costellato di notturni. Come la Sippe di Martini, anche le polaroid dell’istrionico architetto oscurano e, allo stesso tempo, risplendono alle pareti, rianimando attrici immerse nella posa del momento. Superfici che con gli anni e con la luce vireranno la pellicola sulla quale sono impresse.
Ginevra Bria
Milano // fino al 30 luglio 2013
Nicola Martini – Sippe
Carlo Mollino – Polaroid
KAUFMANN REPETTO
Via di Porta Tenaglia 7
02 72094331
[email protected]
www.kaufmannrepetto.com
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