Estroflessione della pittura in Giuseppe Teofilo
Per la sua prima personale negli spazi della Galleria Annarumma di Napoli, Giuseppe Teofilo propone una serie di “Floating painting” e di “Maschere”. Fino al 20 luglio, per spingere la pittura al di là della tela e mostrare un sapore di mare irripetibile e raro.
Essenziale e organica, la personale di Giuseppe Teofilo (Monopoli, 1981) concepita per gli spazi della Galleria Annarumma mette in campo una serie di Floating painting, opere a parete che, se da una parte richiamano alla memoria i frammenti anatomici e gli animali di Pino Pascali e seguono una ricerca sulle barche a dondolo del 2009, dall’altra estroflettono la tela per destituire i luoghi propri della pittura e sintetizzare l’incresparsi del mare o alcuni organismi costieri (come il phylum echinodermato).
Accanto a questi dipinti galleggianti (leggeri e frizzanti) che esprimono appieno una forma di genius loci indimenticabile, tre Maschere realizzate mediante l’incastro di mollette per il bucato (in plastica e in legno) evidenziano un atteggiamento linguistico caratterizzato dalla costante ricerca di materiali che ritornano alle origini della vita. A un primitivismo estetico, a una identità originaria e a un’atmosfera che trasformano la crescita della coscienza in intuizione intellettuale.
Antonello Tolve
Napoli // fino al 20 luglio 2013
Giuseppe Teofilo
GALLERIA ANNARUMMA
Via Carlo Poerio 98
081 0322317
[email protected]
www.annarumma.net
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