Le memorie traslate di Michal Bugalski
Un po’ come, in adolescenza, si attaccano alle pareti i poster dei propri idoli, trasformando la cameretta in un luogo di culto privato, Michal Bugalski da The Format espone al muro i suoi ricordi. O meglio, le memorie trasmesse dai suoi parenti, facendoli rivivere attraverso la fotografia. A Milano, fino al 28 luglio.
Michal Bugalski (Poznan, 1985) affronta il tema della memoria con quella profondità, semplice e disarmante, che alcuni popoli dell’est ancora oggi conservano. L’allestimento sobrio, effetto poster, contribuisce a creare una zona d’intimità priva di ogni spettacolarizzazione in favore di una delicata esaltazione delle percezioni. I ricordi, trasmessi nei racconti di persone vicino a Michal, vengono reinterpretati, a distanza di anni, nell’immagine fotografica, che diventa così paradigma della traslazione dal ricordo diretto a quello riportato dai parenti. Dalla sfera privata le impressioni si fanno man mano più vicine al mondo esterno, inserendosi in una catena infinita di memorie che si toccano, senza nemmeno conoscersi. Nel solo video presente in mostra, ispirato a Evening Wind di Edward Hopper (opera che ha fortemente colpito l’artista), il leggero movimento della figura rende l’ossessione viva; azione visibile della memoria.
Serena Vanzaghi
Milano // fino al 28 luglio 2013
Michal Bugalski – Transference
a cura di Guido Cabib
THE FORMAT
Via Pestalozzi 10/32
[email protected]
theformatcontemporaryculturegallery.4ormat.com
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