Con un titolo che evoca realtà future e altre rispetto al presente, la personale di Tina Maria Nielsen, danese classe 1964, sembra concentrarsi sulla sperimentazione di materiali inusuali, spaziando dal bronzo al ferro per arrivare alla gomma e alla cera, e realizzare sculture essenziali e minimali. Costituite da profili di ferro leggeri e sottili, le sculture geometriche in mostra sembrano i resti silenziosi di oggetti svuotati della loro precedente vita. Si guarda a testa in su Inner room outer space, opera rappresentante la pianta geometrica di un appartamento che, in alcune stanze, assume vita tridimensionale, spezzando il muro della bidimensionalità e indicando la volontà di aggiungere spazi e complessità alla realtà esistente.
Ancora leggere e delicate sono le opere che richiamano il mondo naturale: profili di alberi dai fiori rossi (Living Color), piante contenute da vasi (Just in Case) e torsoli di mela appesi ai rami di una pianta (Before After #2) che si amalgamano organicamente alle pareti della galleria. Ma anche i bassorilievi di cera colorata come le serie Gained and Lost (in anteprima) e Where we meet e i giochi di cavi elettrici argento con Queen of the Slipstream (A Room of Ones Own #7) sembrano rappresentare un mondo organico e in divenire, in cui materia e significato lavorano congiuntamente per raggiungere anche un’esperienza percettiva e tattile. Si respira la sensazione di una vita in bilico, incompiuta, che sembra essere appena passata o, al contrario, ancora in attesa di essere vissuta.
Caterina Failla
Milano // fino al 13 settembre 2013
Tina Maria Nielsen – Looking for somewhere
EFFEARTE
Via Ausonio 1a
02 89096534
[email protected]
www.effeartegallery.com
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