Un destino comune lega artiste come Carol Rama, Yayoi Kusama e Louise Bourgeois: sono state per lungo tempo sottovalutate e ridotte a fenomeno pittoresco, poi riscoperte in tarda età. Ma la considerazione di cui finalmente godono non rende loro del tutto giustizia. Il fatto che siano donne, anziane e tormentate le fa amare al pubblico con un malcelato pietismo, e le biografie vengono sovrapposte ai loro lavori, che vengono spesso considerati come la bizzarra espressione di disturbi mentali.
È perciò necessario separare l’opera dall’autore. Anche a questo scopo è utile la mostra di Carol Rama (Torino, 1918) al Museo Comunale di Ascona, che, concentrandosi sulla sua produzione grafica, fa un compendio dei suoi temi e della sua iconografia. Si tratta di un’opera grafica sui generis, per nulla minore (oltretutto, in molti casi siamo di fronte a pezzi unici, su cui l’artista interveniva manualmente dopo la stampa). E sono tutte opere recenti, dato che Carol Rama si è accostata alla grafica a partire dagli Anni Novanta, incoraggiata e assistita da Franco Masoero, dalla cui collezione provengono molte delle cento opere esposte.
Tra cicli importanti dell’artista, rarità e curiosità, sfilano tra l’altro la serie della Mucca pazza, le camere d’aria, i disegni e le sculture delle scarpe-fallo, e molto spesso la scelta del supporto (fogli di recupero con stampate frasi ormai senza senso) contribuisce all’interesse dell’opera.
Guardando i lavori in mostra, si capisce una volta di più come l’arte di Carol Rama sia l’espressione di una guerrigliera, che si scaglia con veemenza anarchica contro il mondo, i sistemi di potere e di controllo. E in ultima analisi contro se stessa: sminuendo, sottoponendo a deformazioni e torture i corpi raffigurati, che sono in fondo autoritratti, persegue un’affermazione di sé che è un’invocazione libertaria, e instaura un regime di beffarda libertà. Com’è evidente a chi voglia osservare queste opere senza rifugiarsi nella rimozione, si tratta di un’immolazione simbolica della figura dell’autrice che non ha niente di personalistico, ma che rappresenta alla perfezione il disagio di un’epoca.
Stefano Castelli
Ascona // fino al 29 settembre 2013
Carol Rama – Oltre l’opera grafica
a cura di Alexandra Wetzel
MUSEO COMUNALE D’ARTE
Via Borgo 34
+41 (0)91 7598140
[email protected]
www.museoascona.ch
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