Da Napoleone a Pacman: l’archeologia del contemporaneo di Ludovica Gioscia
Riccardo Crespi, Milano - fino al 31 ottobre. Con la personale “Vermillion Glow Bleeds Rust”, Ludovica Gioscia torna in galleria per indagare con occhio da archeologo quello che resta delle dinamiche del consumo nella società contemporanea.
Che “non si esce vivi dagli Anni Ottanta”, Ludovica Gioscia (Roma, 1977; vive a Londra) lo sa: il decennio dell’esplosione spasmodica e incontrollata dei consumi, delle prime operazioni di teenage marketing (leggi alla voce: Paninari), del fagocitatore universale Pacman e delle fantasie Naj-Oleari è da sempre l’oggetto privilegiato del suo collezionismo compulsivo e della sua ricerca artistica, in bilico fra attrazione e disgusto. Per la personale da Riccardo Crespi indossa i panni da archeologa di se stessa e prende in prestito il titolo di una raccolta di litografie commissionata da Napoleone per documentare l’Egitto antico e moderno, Description de l’Egypte, per mettere in mostra un affollato campscape, un paesaggio archeologico che assembla i resti della sua poetica: dalle serigrafie coi volti dei giovani attori pasoliniani ai frammenti di make up conservati nella resina, alla carta da parati appartenuta a vecchie installazioni costrette all’estemporaneità. In mostra anche alcuni dei suoi Vomitorium ultrapop e riproduzioni di vecchi manifesti pubblicitari di Chanel dove i cosmetici assumono la forma di escrementi, inevitabile scarto della dinamica del consumo nella società contemporanea (Momie de Femme, 2013).
Silvia Somaschini
Milano // fino al 31 ottobre 2013
Ludovica Gioscia – Vermillion Glow Bleeds Rust
RICCARDO CRESPI
Via Mellerio 1
02 89072491
[email protected]
www.riccardocrespi.com
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