Michela Rizzo, Venezia - fino al 30 novembre. All’ex Birrificio della Giudecca, Michela Rizzo porta “Picnic o Il buon soldato” di Fabio Mauri. Una mostra più volte postuma, sulle tracce di una storia passata, di una performance già eseguita e di un artista ormai scomparso.
La storia che ci racconta Fabio Mauri (Roma, 1926-2009) affonda le sue radici nella ferocia della guerra, ma si carica di un’esigenza di dolcezza e calore umano. La prima tappa fu nei locali del Castelluccio di Pienza, nel 1998. Un’intima performance vi prese vita tra ricordi appesi, tra forme frammentate: sullo sfondo, i neri schermi della memoria. Quindici anni dopo, la Galleria Michela Rizzo ripropone quello stesso evento all’ex Birrificio della Giudecca, esponendo le stesse opere di allora, salvo qualche minima defezione.
Equilibrata la precisione filologica alla diversa natura dei locali, il ri-allestimento esalta la potenza evocativa dell’operazione di Mauri, suggerendo un percorso narrativo. Finita la performance, al visitatore è affidato il compito di ricostruire una storia due volte perduta. Un proiettore spento, vettovaglie accatastate: di qui è passato il buon soldato.
Simone Rebora
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Simone Rebora
Laureatosi in Ingegneria Elettronica dopo una gioventù di stenti, Simone capisce che non è questa la sua strada: lascia Torino e si dedica con passione allo studio della letteratura. Novello bohémien, s’iscrive così alla Facoltà di Lettere a Firenze, si…