Una mostra è chiaramente l’esposizione di un nucleo di opere; in alcuni casi diventa luogo di ricerca su teorie interne ed esterne all’arte, qui alla pittura. Perché affidare un testo in catalogo a un vulcanologo? Con Nube ardente Fulvio Di Piazza (Siracusa, 1969; vive a Palermo) prosegue il percorso iniziato con La terra trema nel 2011, sondando attraverso visioni subconscie scenari naturali catastrofici. Allora si fa necessario l’apporto di Romano Camassi (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia): “La forza vitale che muove in profondità […] emerge in superficie, esattamente sotto l’erba che calpestiamo”, e il pittore è in grado di restituirla.
L’antropomorfismo nella natura, i paesaggi egregiamente descritti che erano caratteristiche peculiari dell’artista siciliano si prestano alla denuncia. In fondo queste visioni cariche di cattivi presagi, angoscianti (rifinite con qualità fiamminga) non sono che lo spettro di una rivincita delle forze primordiali.
Claudio Musso
Bologna // fino al 6 gennaio 2014
Fulvio Di Piazza – Nube ardente
a cura di Angela Memola
con il contributo critico di Alberto Zanchetta
CUBO
Porta Europa
051 5076060
[email protected]
www.cubounipol.it
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