La rappresentazione secondo Julian Opie
Valentina Bonomo, Roma - fino all’11 novembre 2013. Julian Opie torna nella capitale per un solo show che mescola lo stile inconfondibile dell’artista inglese con antiche tecniche e reminiscenze romane. Diversi, come di consuetudine, i medium utilizzati, per reinterpretare il quotidiano e riflettere sull’artificio artistico.
La rappresentazione e la percezione delle immagini sono da anni al centro dell’indagine di Julian Opie (Londra, 1958), così come l’interesse nella ritrattistica tradizionale e l’accostamento di fonti classiche e moderne. E così i Wallking studios, esposti per la prima volta, colgono atteggiamenti e azioni quotidiane di passanti e turisti, cristallizzandoli in lucide stilizzazioni pop, quasi statue greche del terzo millennio. C’è l’uomo contemporaneo, ridotto a icona, avvolto dalle marcate linee nere e dai colori brillanti, risultato della progressiva minimalizzazione del segno. I consueti giochi di linee e punti lasciano poi il posto allo studio del rapporto tra scultura e pittura e della matericità del linguaggio figurato, nei ritratti a mosaico realizzati insieme a Costantino Buccolieri (collaboratore di Enzo Cucchi, Mimmo Palladino, Mario Sironi), nei quali i pixel elaborati al computer sono tradotti in tessere musive, e nei busti in resina dipinti a mano, ulteriore indagine plastica sulla percezione delle ombre.
Marta Veltri
Roma // fino all’11 novembre 2013
Julian Opie
VALENTINA BONOMO
Via del Portico d’Ottavia 13
06 6832766
[email protected]
www.galleriabonomo.com
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