Davide Mancini Zanchi svela i trucchi di Piero della Francesca
Adiacenze, Bologna - fino al 10 gennaio 2014. Davide Mancini Zanchi intraprende un viaggio all’insegna del disvelamento della pittura, percorrendo tre ambienti. Ognuno dedicato a un preciso momento che va a comporre la messa in discussione del mezzo tradizionale.
Davide Mancini Zanchi (Urbino, 1986) pone al centro della sua pratica artistica la pittura, disvelandola dai trucchi della messa in scena. Il discorso prende avvio approfondendo il rapporto che l’artista ha con il tradizionale mezzo: la tela appare oppressa e illeggibile, riversa contro il muro, ostacolata da lastre di vetro. Sono allestiti i simboli inflazionati dalle pagine della storia dell’arte, all’interno di un set posticcio, composto da canne da pesca e manici di scopa, libero da ogni artificio tecnologico, dando spazio alla rozza architettura che permette una corretta ma pur sempre abborracciata mise-en-scène.
Da ultimo ci si cala nel buio del sottosuolo della galleria, dove l’opera-video mostra come l’artista abbia portato nuova luce su immagini storicizzate, dopo che la loro ripetizione aveva fatto scadere il loro significato in letture ormai consumate.
Carolina Gestri
Bologna // fino al 10 gennaio 2013
Davide Mancini Zanchi – R: Rivedere/Ripensare/Riproporre
a cura di Alberto Zanchetta
ADIACENZE
Piazza San Martino 4f
333 5463796
[email protected]
www.adiacenze.it
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