Per godersi Echo Back bisogna aver voglia di ascoltare il riverbero del dubbio che colpisce gli occhi e la mente con criteri di senso alternativi ai “sistemi” in cui viviamo. Roberta Busechian, Riccardo Giacconi, Giovanni Giaretta, Giorgio Micco, Jacopo Trabona, Emilio Vavarella e Špela Volčič riflettono su temi dai confini sdrucciolevoli: realtà/finzione, assenza/presenza, dubbio/verità. Le opere, un misto di fotografia, video, installazione e suono, esplodono nello spazio sempre rigoroso della Jarach Gallery, producendo echi di senso e forma in un continuum espositivo fatto di rimandi e opposizioni. Entrare in questo gioco di riflessi significa accogliere il dubbio con ironia. Gli errori smascherati da Vavarella nell’universo di Google Street View e le tracce di un’assenza colorata lasciate da Trabona minano approcci visivi certi, mentre Giacconi mescola scherzo e religione per disegnare una crepa in un sistema granitico. Se la dissociazione prodotta da Giaretta, Volčič e Micco è sussurrata, quella di Busechian ha i tratti della schizofrenia. Perché l’interferenza, a volte, è più potente del messaggio.
Arianna Testino
Venezia // fino al 24 gennaio 2014
Echo Back. Figure di interferenza
a cura di Stefano Coletto con Giulia Bini e Valeria Mancinelli
JARACH GALLERY
Campo San Fantin
041 5221938
[email protected]
www.jarachgallery.com
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