Hogre, re(dis)sidenza in portineria
Spazio Laszlo Biro, Roma - fino al 25 gennaio 2014. Una stanza bianca che si copre di disegni a matita e si fa laboratorio dell’immaginazione per uno dei più interessanti street artist italiani. Succede al Pigneto, con una residenza assai particolare.
Qual è la residenza d’artista più adatta a uno street artist? La strada, va da sé: oppure, se si è a Roma, quella che i suoi stessi fondatori – un colletivo curatoriale attivo ormai da alcuni anni – definiscono giovialmente la “portineria” dell’arte urbana italiana, lo spazio Laszlo Biro al Pigneto.
Qui dunque, da più di un mese, risiede Hogre, che ha trasformato le quattro mura (e il soffitto) della minuscola galleria-laboratorio in un singolare ibrido tra diario personale e quaderno di schizzi, disegnando esclusivamente a matita in un fluire mnestico-immaginale di giocosa irruenza, tra manga e Debord.
Messi da parte i caratteristici stencil, Hogre si è concentrato sullo strumento più originario del disegno, a dimostrazione di una serietà della preparazione di fondo che troppo spesso viene omessa nelle cronache dedicate alla street art. Un’esperienza senz’altro da segnalare, da cui è scaturita proprio in questi ultimi giorni la realizzazione di un lavoro di grandi dimensioni in una zona industriale dismessa che, con silenziosa intensità, sta diventando una sorta d’irriverente cappella sistina della street art romana.
In un’operazione che tiene intelligentemente insieme la critica all’emergenza abitativa nella Capitale, l’irrisione dell’istituzionalizzazione residenziale dell’artista e l’intensità della propria ricerca immaginale, Hogre e il collettivo di Laszlo Biro hanno lasciato così un segno significativo nella nuova scena artistica romana. Poi, dopo la festa di chiusura della “residenza” il prossimo 25 gennaio, ci penserà una mano di vernice bianca a rinnovare, come in tutte le occasioni precedenti, gli spazi fisici e mentali a disposizione nello spazio-laboratorio, celebrando un’impermanenza che è anche misura profonda della collettiva, inappropriabile bellezza di quest’arte.
Luca Arnaudo
Roma // fino al 25 gennaio 2014
Hogre – Mina!
LASZLO BIRO
Via Fanfulla da Lodi 22
[email protected]
www.laszlobiro.it
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