È stato un anno intenso per le due sedi del Museo universitario d’Arte Contemporanea di Santiago del Cile. Ha celebrato la memoria storica del Paese nell’anniversario del colpo di Stato (che ha dato inizio alla dittatura del generale Pinochet) con il programma A 40 años del golpe (1973-2013). La serie di mostre ha compreso Prueba de vida. Chile 1973-1990 del fotografo Marcelo Montecino, reporter dei principali conflitti dell’America Latina; Un exilio sin retorno di Rodrigo Rojas De Negri, giovane fotografo rientrato dall’esilio per un reportage e bruciato vivo dal regime; e Recuerdo de Roland, Un souvenir dedicato a Roland Husson, addetto culturale dell’Ambasciata di Francia in Cile tra il 1973 e il 1976, che salvò la vita di molti artisti e intellettuali i quali, grazie a lui, fuggirono dalle persecuzioni. Lo stesso museo sta tentando di raccontare, attraverso l’arte, il nuovo volto del Paese dopo la caduta della dittatura, promuovendo una mostra di giovani artisti cileni, in corso fino al 26 gennaio: Arte Joven 03. Infine, ha potuto riportare a casa del più importante collezionista cileno, Juan Yarur, le due opere di Damien Hirst (Souls III e Souls IV) sottratte da alcuni teppisti nella notte del 15 agosto scorso durante un concerto dall’esposizione Juan Yarur: Un Relato Personal.
Il MAC è stato fondato nel 1947 ed è gestito dall’Università del Cile, che ne determina l’orientamento sociale, la vocazione a esplorare nuove possibilità produttive per le arti contemporanee e a costruire ponti tra il pubblico, la comunità universitaria e le nuove forme d’arte. Dal nord al sud del continente americano, i musei universitari di arte rivelano formule vincenti di relazione con la comunità accademica e cittadina e con il pubblico generico, da cui i musei europei avrebbero molto da imparare.
Attualmente il MAC ha due sedi: MAC Parque Forestal, che si trova alle spalle del Museo Nazionale di Belle Arti, con mostre di respiro più tradizionale, dedicate ad artisti già consacrati (della collezione permanente, nazionali e internazionali) e MAC Parque Quinta Normal, nell’edificio denominato Palazzo Versailles, a pochi metri dal Museo della Memoria e dei Diritti Umani, con mostre più sperimentali e promozione dei giovani artisti. La vicinanza agli altri due grandi musei di riferimento per la comprensione della vita storica e artistica della capitale cilena (Belle Arti e Museo della Memoria) rende il MAC il protagonista assoluto dei due grandi poli museali della città.
Una mostra rivelazione, Arte Joven 03, riunisce 87 artisti, studenti e diplomati di università e accademie d’arte del Paese, specializzati in diverse discipline, selezionati tramite un concorso nazionale. Due di loro, Fernando Balmaceda e Meliza Rojas, sono stati premiati da una giuria speciale, ottenendo due residenze: una in Messico, alla Curtiduría di Oaxaca, e l’altra in Cile, al CRAC di Valparaiso. Dando agli artisti e al museo, grazie alle collaborazioni con altre istituzioni, una sempre più rilevante visibilità. L’esposizione si articola in sei sezioni – Trame, Forme, Corpi, Città, Storia, Paese – ed è il ritratto, incompleto ma reale, di un Paese in cui sono ancora molti i tabù, le omissioni, le sofferenze di un passato taciuto ancora troppo recente.
Mercedes Auteri
Santiago del Cile // fino al 26 gennaio 2014
Arte Joven 03
MAC QUINTA NORMAL
Av. Matucana 464
[email protected]
www.mac.uchile.cl
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati