Galleria Poggiali e Forconi, Firenze - fino all’8 febbraio 2014. Enzo Cucchi in versione cosmogonica. Con l’uomo al centro, in maniera pre-copernicana. Una mostra che sfrutta una molteplicità di linguaggio per una tesi ardita.
Si può trascendere la realtà anche solo imparando a guardarla. In fondo, non è forse impossibile descrivere un sogno che non è mai stato fatto? E se pure i sogni, quanto di più sfuggevole alla ragione umana, esistono perché siamo noi a dar loro il soffio della vita, allo stesso modo il mondo sensibile ci appare tale perché, inconsciamente, scegliamo di osservarlo. Così, antropocentrica ai limiti dell’assurdo, si configura questa Cosmogonia di Enzo Cucchi (Morro d’Alba, 1949): studiata ad hoc per la galleria, è un’origine dell’universo che sembra mettere l’uomo in risalto, ma per rivalutare il suo essere parte di un tutto, e attraverso una molteplicità di linguaggi artistici e materiali (legno, lino, carta japon, cellulosa, bronzo) e media allegorici, ridefinisce entro nuovi e trascurati parametri il legame primigenio tra noi e la natura, colta nel mistero della sua complessità di rassicurante e alienante madre-matrigna.
Sarah Venturini
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Firenze // fino al 9 febbraio 2014 Enzo Cucchi – Cosmogonia a cura di Tony Godfrey POGGIALI E FORCONI Via della Scala 35a
055 287748 [email protected] www.poggialieforconi.it
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