Rachel Whiteread e Tacita Dean. Per Giorgio Morandi
Museo Morandi, Bologna - fino al 4 maggio 2014 / fino al 9 febbraio 2014 - Temporaneamente ospitato dal MAMbo, il museo ospita due mostre di due artiste inglesi che dialogano con Giorgio Morandi. Rachel Whiteread con “Study for Room” e Tacita Dean con “The Studio of Giorgio Morandi”. Due piccole chicche.
Rachel Whiteread (Londra, 1963) sceglie una Natura Morta del 1956 di Giorgio Morandi (Bologna, 1890-1964) come punto da cui estendere un intreccio di lavori scultorei e su carta. L’opera di Morandi vede due bottiglie in secondo piano, una bianca e una blu; dietro la prima, un parallelepipedo violaceo non facilmente identificabile incombe sull’oggetto. In primo piano si aggiungono tre solidi e un quarto sulla destra simile a una macchia. I calchi della Whiteread, qui in formato ridotto, dialogano con la tela da mensole, da piccoli scaffali e da sopra e sotto una sedia, testimoniando la comunanza di metodo col pittore bolognese. Tutto scorre equilibrato, come le tonalità rispettosamente in linea con il colore di posizione, che Morandi studiava di volta in volta per ogni quadro.
L’artista inglese ha dichiarato l’esigenza d’abbandonare la produzione programmatica di un atelier abitato da troppi assistenti e vari collaboratori. Così, dal 2005 si è trasferita in un altro studio, ritornando a un lavoro più solitario. Il titolo della mostra, che è anche quello dei disegni esposti, sembra rimandare alla ricerca di uno spazio creativo profondo, un luogo che sia studio d’artista e luogo interiore. E Morandi con la sua tenacia solitaria esprime questa concreta ambizione d’intimità lavorativa.
Con esprit de géométrie, Whiteread determina lo spazio espositivo disponendo i calchi in dialogo con gli oggetti dipinti da Morandi, che insieme assorbono luce ridistribuendola ordinatamente. Di solito le sculture in negativo dell’artista inglese si basano su oggetti utili legati al quotidiano dai quali, seppur negata, si evince solidificata in massa la funzione principale. Ad eccezione di pochi (come quello della lattina) in questa mostra la maggior parte dei calchi ha forma di parallelepipedi: scatole il cui fine è ignoto. D’altronde, l’assenza di riferimenti netti all’oggetto di partenza e alle sostanze che conteneva rende ancor più ambigua la loro traccia. I negativi dei materassi o delle case o delle sedie a cui ci ha abituati lasciano spazio a un dialogo con la fantasmaticità dei solidi morandiani che, sostanziandosi come termini mediatici tra sé e il mondo, aprono l’interstizio osmotico in cui si collocano anche i lavori dell’artista inglese. Il rapporto con Morandi risulta armonioso perché Rachel Whiteread regola al millimetro l’ambiente con forme sospese temporalmente, che trovano con facilità un canale di sfogo per la fuoriuscita di pathos ammaliante.
Tacita Dean (Canterbury, 1965; vive a Berlino), altra artista inglese a confronto con Morandi, propone il video Day for Night, creato in occasione di una rassegna del 2009 promossa dalla Fondazione Nicola Trussardi. L’artista è entrata nello studio di Morandi “in mezzo ai suoi oggetti, che ancora conservavano l’aura della loro rappresentazione”, decidendo di filmarli singolarmente con primi piani e movimenti lentissimi. Archeologie di un faraone calmo e deciso, gli oggetti della casa raccolgono sedimenti polverosi del tempo trascorso e di pratiche creative di una civiltà meditativa. Ancora velati da alcuni strati di mistero, attendono il loro disvelamento. Con massima attenzione alla luce, con pause cadenzate, Tacita Dean impegna una tecnica minuziosa per cogliere particolari dell’azione pittorica di Morandi ancora poco noti.
Still Life, l’altro video, affianca il primo amplificando l’afflato poetico spingendolo a giri massimi d’ispirazione. Dean gira in bianco e nero, riprendendo i fogli di carta su cui Morandi annotava le varianti compositive degli oggetti che avrebbe dipinto. In questo modo i percorsi mentali e spirituali del lavoro di Morandi acquisiscono un’altra forma, fatta di linee fitte intersecate che rivelano una fase preparatoria atipica, indubbiamente meticolosissima e quasi ludica. Il taglio della Dean ci fa capire come sia possibile dare interpretazioni diverse a una realtà che a volte può risultare più essenziale di quella che appare.
Domenico Russo
Bologna // fino al 9 febbraio 2014
Tacita Dean – The Studio of Giorgio Morandi
a cura di Gianfranco Maraniello
MAMBO – MUSEO MORANDI
Via Don Minzoni 4
051 6496611
[email protected]
www.mambo-bologna.org
Bologna // fino al 4 maggio 2014
Rachel Whiteread – Study for Room
a cura di Gianfranco Maraniello
MAMBO – MUSEO MORANDI
Via Don Minzoni 4
051 6496611
[email protected]
www.mambo-bologna.org
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