A passeggio tra le parole del Comunismo. In compagnia di Vyacheslav Akhunov
Laura Bulian Gallery, Milano - fino al 22 marzo 2014. Vyacheslav Akhunov fa respirare a pieni polmoni aria di regime sovietico. La parola come ordine schiacciante o espressione schiacciata rivela le due facce del potere.
Con l’installazione Breathe Quietly, esposta all’ultima Biennale di Venezia nel Padiglione Asia Centrale, e una serie di collage e disegni, l’artista uzbeko Vyacheslav Akhunov (Och, 1948) ingombra o decora la galleria. Se leggi di regime e slogan comunisti sono l’alfabeto della sua produzione artistica, nella realtà attuale la libertà degli individui che vivono nell’ex blocco sovietico appare ancora limitata (come dimostrano anche le cronache di questi giorni): lo stesso artista non ha potuto presenziare all’inaugurazione di The Red Line, così come a tante altre, poiché impossibilitato a lasciare i confini del proprio Stato. Il linguaggio scritto ha un ruolo cruciale: non solo in occasione di questa mostra Akhunov divulga alcuni saggi risalenti agli Anni Settanta, ma le frasi recanti slogan di partito diventano un modulo che si ripete fino a diventare elemento di sfondo, illeggibile e insignificante.
Lucia Grassiccia
Milano // fino al 22 marzo 2014
Vyacheslav Akhunov – The Red Line
a cura di Marco Scotini
LAURA BULIAN
Via Montevideo 11
02 48008983
[email protected]
www.laurabuliangallery.com
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