Tredici è il numero delle opere allestite nella doppia personale di Kathryn Andrews e Alex Israel (rispettivamente classe 1973 e 1982) nelle sale del grande spazio espositivo della Gagosian Gallery. Opere o meglio oggetti di scena noleggiati che – attraverso un personale ma autoreferenziale processo creativo – divengono ready made. Nella prima sala, al piano superiore, ci accolgono le prime tre opere, ossia frammenti già noti che appartengono alla cultura cinematografica della Città degli Angeli (il red carpet, la statuetta dell’Oscar e uno specchio da camerino). L’operazione compiuta da Kathryn Andrews e Alex Israel rientra in un perspicace linguaggio concettuale che, nella sua astrazione più pura, non dispiace e al contrario incuriosisce per il modo quasi accattivante con il quale gli artisti entrano in contatto con gli oggetti dello star system hollywoodiano e l’odierna cultura socio-urbana della cittadina californiana; ma l’impatto pseudo-totemico con le opere/oggetti in mostra suscita uno stato di effettiva perplessità.
All’ingresso della sala ovale l’opera Early Sunday Morning, costituita da un’enorme tela dai colori mattutini, che fa da sfondo a un idrante rosso e a una tipica insegna da barbiere: una sorta di quinta scenografica dietro la quale troviamo, in un confronto simbolico e talvolta speculare, le opere successive quali Arigato, Babylon e Sweepstake, per fare qualche esempio. Ancora una volta siamo di fronte al ready made del ready made: Andrews e Israel insistono fino a rendere quasi cliché quella forza rivoluzionaria che è stata la lezione di Duchamp.
Giuseppe Arnesano
Roma // fino al 15 marzo 2014
Kathryn Andrews / Alex Israel
GAGOSIAN GALLERY
Via Francesco Crispi 16
06 42086498/ 06 42014765
[email protected]
www.gagosian.com
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