Indipendenza, Roma - fino al 15 aprile 2014. Quasi un’antologica, nella Capitale, per l’artista messicana Adriana Lara. Gli ambienti preziosi e nel contempo scabri di Indipendenza Studio si addicono al suo lirismo concettualista.
Negli ambienti più che connotati di Indipendenza, preziosi e nel contempo scabri, il lirismo concettualista di Adriana Lara (Città del Messico, 1978) funziona a meraviglia. Questo perché il tenore segnaletico con cui Lara formalizza slittamenti di senso indagando la realtà sensibile – in termini analitici e con esiti non solo oggettuali – si confà a un approccio di tipo installativo. La mostra è fin troppo corposa, al punto da apparire un’antologica, e i momenti folgoranti non sono poi molti; ma il connubio di grazia ed esattezza che caratterizza ogni intervento nel complesso seduce. Da non perdere è l’installazione ambientale intitolata Spaghetti: per mezzo di un sottile tubo di lattice – in parte ammassato in posizione centrale su un bel pavimento di graniglia, e in parte spezzettato/sospeso/disseminato qua e là a parete – viene instaurata una visione spigliata e potente, tanto assiomatica e mentale quanto quotidiana.
Pericle Guaglianone
L'articolo continua più sotto
Incanti, il settimanale sul mercato dell'arte
Informazioni, numeri, tendenze, strategie, investimenti, gallerie e molto altro.
Render, il bisettimanale sulla rigenerazione urbana
Nuovi progetti, tendenze, strategie virtuose, storie da tutto il mondo, interviste e molto altro.
Roma // fino al 15 aprile 2014 Adriana Lara – Let’s not jump into concrete a cura di Eva Svennung INDIPENDENZA Via dei Mille 6 06 44703249 [email protected] www.indipendenzaroma.com
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati
Lettera, la newsletter quotidiana
Non perdetevi il meglio di Artribune! Ricevi ogni giorno un'e-mail con gli articoli del giorno e partecipa alla discussione sul mondo dell'arte.
Pericle Guaglianone
Pericle Guaglianone è nato a Roma negli anni ’70. Da bambino riusciva a riconoscere tutte le automobili dalla forma dei fanali accesi la notte. Gli piacevano tanto anche gli atlanti, li studiava ore e ore. Le bandiere erano un’altra sua…