Ceal Floyer da Lisson. Fra mappamondi strobo e linee da giardino
Lisson Gallery, Milano - fino al 16 maggio 2014. Dopo il percorso istituzionale a Museion, l’artista tedesca Ceal Floyer posiziona i propri lavori in luoghi atipici della Lisson Gallery. Mentre all’esterno l’erba del vicino non è sempre più verde, in galleria una linea segue le parole di Klee e un mappamondo gira come una strobo.
Ceal Floyer (Karachi, 1968; vive a Berlino) sceglie alcuni angoli atipici della galleria di via Zenale. L’intera personale ruota attorno, e si collega grazie, alla linea bianca lasciata da Taking a Line for a Walk (2008), macchinario installativo elaborato sulla base di una definizione di Paul Klee (Pedagogical Sketchbook, 1923) in merito a cosa avrebbe dovuto essere un disegno: “una linea attiva che passeggia, si muove liberamente, senza meta. Una passeggiata per il gusto di una passeggiata”. E mentre la linea bianca di vernice segna il passo, tra piano interrato e piano terra, all’esterno, nel secondo cortile, una zolla di terra (Greener Grass, 2014) traccia i confini tra natura e artificio, tra emulazione e simulazione. All’interno, invece, un mappamondo-strobosfera di mosaici riflettenti (Mirror Globe, 2014) e un audio in loop (On The Video, 2014) che ripete insistentemente la formula On the video, sull’On the radio di Donna Summer, rivisitato e proiettato su uno schermo buio fissato a parete.
Ginevra Bria
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Ginevra Bria
Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.