Galleria Riccardo Crespi, Milano - fino al 15 maggio 2014. La personale di Gal Weinstein dona corpo ai colori dell’aria, bruciati dal sole. L’artista israeliano lavora la pietra per crearne paesaggi visti dal cielo, impronte digitali che lasciano il posto a paesaggi marziani e alla materia del cielo.
I lavori di Gal Weinstein (Ramat Gan, 1970; vive a Tel Aviv) presenti in galleria sono, nel loro complesso, una ventina. La personale, dal titolo Solar (Solare), si compone di dipinti di medie e grandi dimensioni, di una grande installazione a pavimento (allestita al piano interrato), di un video e di alcuni disegni. L’artista israeliano utilizza materiali diversissimi tra loro, quali la lana d’acciaio, il legno, la ruggine, il marmo, la moquette, la candeggina e persino la maculazione della muffa. Sebbene il percorso prenda il titolo dall’accezione di un sistema di satelliti, o dalla luce che crea vita sulla Terra, l’esattezza cromatica di ciascuna serie concorre a descrivere fenomeni impalpabili trasmessi dall’aria. Anche l’enorme installazione a pavimento, Marble sun,riproduce quel che il cielo lascia vedere di Nahalal, il primo insediamento agricolo collettivo (Moshav), fondato in Israele nel 1921 e progettato da Richard Kauffmann.
Ginevra Bria
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Ginevra Bria
Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.