La mostra Misdemeanours, che occupa per intero i sei piani del Rockbund Art Museum di Shanghai, include alcune delle opere più famose di Bharti Kher (Londra, 1969) e un’installazione site specific all’esterno, Target Queen, che come un grande murale ricopre la facciata nord del palazzo.
Sono venti i pezzi scelti dalla curatrice Sandhini Poddar per presentare il lavoro di Kher, comprendenti le sculture in fibra di vetro e materiali i più disparati, la serie fotografica Hybrid con le epifanie domestiche che hanno reso celebre l’artista, i dipinti e le installazioni fatti con bindi, decorazioni tradizionali usate dalle donne indiane.
Per Kher, nata e cresciuta in Inghilterra da genitori indiani e tornata in India solo 23enne, assume connotati autobiografici il tema, ricorrente nel suo lavoro, di un’identità in bilico fra tensioni contrastanti, umanità e mondo animale, ordinario e soprannaturale. Le sue creature sono ibride, esseri in trasformazione, talvolta connessi con la mitologia indiana, più spesso con la contemporaneità domestica. Kher utilizza il ready made che combina con linguaggi diversi, sceglie oggetti per il loro valore intrinseco e la loro memoria, se ne impossessa con grande libertà e vi associa un’idea concettuale che consente di vedere oltre la realtà. Il suo stile scultoreo è elegante ed eclettico, le immagini create risultano contraddittorie, tutt’altro che scontate, i titoli dal valore narrativo rimandano ai temi del colonialismo, della società e delle tradizioni indiane.
Tragico e imponente il grande elefante bianco The skin speaks a language not its own, opera centrale della mostra e più in generale del suo lavoro artistico: è simbolo dell’India e rappresentazione del conflitto fra tradizione e modernità. La scultura in fibra di vetro è interamente ricoperta di bindi a forma di spermatozoo, che creano una superficie in movimento, come una seconda pelle, vellutata e attraente.
Con l’utilizzo dei bindi nei suoi dipinti, Kher propone all’osservatore una singolare esperienza visiva: da lontano le immagini formate dall’accumulo dei pattern ripetuti assumono la forma fluida di correnti d’aria tridimensionali, mentre da vicino appaiono come mappe topografiche astratte; e si può solo immaginare l’enorme lavoro che ha portato alla loro costruzione.
Alessia Di Clemente
Shanghai // fino al 20 aprile 2014
Bharti Kher – Misdemeanours
a cura di Sandhini Poddar
ROCKBUND ART MUSEUM
20 Huqiu Road
+86 (0)21 33109985
[email protected]
www.rockbundartmuseum.org
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