L’opera, l’oggetto, lo spazio. May Hands ed Emanuel Röhss da T293
Galleria T293, Napoli - fino al 30 maggio 2014. Doppia personale di May Hands ed Emanuel Röhss alla sede-madre della galleria. Un a mostra che racconta le visioni di due giovani artisti chiamati a riflettere sul concetto di opera d’arte in quanto oggetto riproducibile. Dunque infinitamente risignificante.
Due artisti dialogano sui concetti di spazialità significante e di opera d’arte come oggetto desiderato e desiderabile in una duplice personale alla T293 di Napoli. May Hands (Brighton, 1990) ed Emanuel Röhss (Gothenburg, 1985) esplorano lo spazio per tessere una narrazione sulla funzionalità degli oggetti. May Hands indaga la cultura di massa rappresentando la mitologia contemporanea legata ai beni di consumo. Le sue tele sono costruite con prodotti “consumati”, archetipi di altri prodotti: buste di marchi di lusso, spugne, reti per ortofrutta ecc. compongono un trompe l’œil di quel mondo che l’arte tende a mettere in discussione. Emanuel Röhss allestisce una scenografia con calchi di reali elementi architettonici e tele dal colore infinitamente prolungato, la cui geometria cromatica dilata la percezione temporale. Due artisti, due narratori di un modo di concepire l’arte come bene di consumo o mero elemento decorativo, nonostante essa cerchi disperatamente di rovesciare i dispositivi della cultura massificata.
Francesca Blandino
Napoli // fino al 30 maggio 2014
May Hands / Emanuel Röhss
T293
Via Tribunali 293
081 295882
[email protected]
www.t293.it
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