Augeo Art Space: prendersi cura dell’ambiente circostante

Augeo Art Space, Rimini - fino all’8 giugno 2014. “Bisogna aprire le porte ai privati”, dicono i decisori pubblici della gestione dei beni culturali. Un desiderio incompiuto? Chissà. A Rimini, invece, un gruppo di privati apre alla città le porte di una dimora seicentesca del centro storico, inaugurando Augeo Art Space, polo per l’arte contemporanea nato dalla riconversione architettonica di Palazzo Spina.

Augeo Art Space ha aperto con Filippo Berta e con il duo americano Guerra de la Paz, protagonisti di una doppia personale a cura diClaudia Löffelholz e LaRete Art Projects, a cui è stata affidata la programmazione annuale. Il progetto espositivo vanta dei focus chiari: relazione con il contesto per uno sviluppo culturale, valorizzazione della giovane arte italiana e scambio con l’esterno come stimolo di crescita. Un agire in loco ma con un flavour internazionale. Una mostra che sembra una dichiarazione di intenti del concept dello spazio, dove si coniuga storia e contemporaneità, sostenibilità e sperimentazione, lavoro e qualità della vita.
Quello della bi-personale è il format scelto dalle curatrici insieme a Matteo Sormani (direttore artistico) per i progetti espositivi di Augeo, con opere prodotte in loco dopo un periodo di residenza degli artisti nel territorio; tale metodologia agevola questi ultimi nella decodifica del contesto e nella mediazione con il pubblico. Filippo Berta, ad esempio, ha presentato il video Sulla retta via (2014), sintesi bilanciata della performance compiuta in una spiaggia della zona grazie alla partecipazione di oltre sessanta persone che, con il loro passaggio, tracciano una linea lungo la battigia, ricalcando il confine definito dalle onde a fine corsa. Una tensione costante nella ricerca dell’equilibrio, situazioni di impasse, dualismi sono rintracciabili anche nei grandi formati fotografici in mostra, Homo Homini Lupus (2011), Déjà vu (2008) e una foto della performance appena descritta.

Guerra de La Paz in mostra a Rimini

Guerra de La Paz in mostra a Rimini

Nei lavori di Guerra de la Paz emerge un forte collegamento con il (quasi sconosciuto) patrimonio storico e materiale della città, mediante l’utilizzo di indumenti riciclati che vanno a comporre rovine archeologiche, forme classiche ma con materiali contemporanei come cemento, acciaio, acrilici etc. Tableaux. Traces of an hidden (hi)story è un’evoluzione della ricerca del duo americano sul tema dell’archeologia, oggetti che prendono vita talvolta nel colore, altre nell’evocazione delle architetture e nella morbida fisicità degli oggetti esposti, oltre che nelle storie silenziose dei proprietari di quegli indumenti.
Attivare processi sul territorio, produrre opere in loco attivando atmosfera creativa, allargare il pubblico che frequenta l’arte, introdurre l’arte in nuovi contesti, generare economia con la cultura: buon lavoro Augeo.

Giangavino Pazzola

Rimini // fino all’8 giugno 2014
Filippo Berta / Guerra de la Paz
a cura di Claudia Löffelholz e LaRete Art Projects
AUGEO ART SPACE
Corso d’Augusto 217
0541 53720
www.augeoartspace.it

 

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Giangavino Pazzola

Giangavino Pazzola

Laureato in Lettere e Comunicazione all'Università di Sassari. Attualmente vivo a Torino, dove studio Comunicazione Pubblica e Politica. Curatore indipendente e blogger, nel 2011 ho vinto il Premio MANizos, per giovani curatori d'arte in Sardegna (Museo MAN/AMACI). Dal 2009 collaboro…

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