“Se non puoi essere il poeta, sii la poesia”. Marco Galofaro, l’architettura e Kill Bill
Il titolo della mostra è riferito alla citazione di David Carradine che chiude il primo Kill Bill di Quentino Tarantino: “ If you cannot be the poet, be the poem”. Da questa citazione Marco Galofaro concepisce il suo lavoro: non è il singolo personaggio a essere ricordato ma la storia che lo circonda e lo […]
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Il titolo della mostra è riferito alla citazione di David Carradine che chiude il primo Kill Bill di Quentino Tarantino: “ If you cannot be the poet, be the poem”. Da questa citazione Marco Galofaro concepisce il suo lavoro: non è il singolo personaggio a essere ricordato ma la storia che lo circonda e lo arricchisce. Reduce dall’ultima Biennale di Venezia, dove ha collaborato con Alfredo Jaar, concepisce l’architettura come una serie di passaggi, metodi, procedure e ricostruzioni che accompagnano un progetto. Non è l’edificio finito il protagonista della storia ma il cammino, le interpretazioni e le persone che hanno permesso la realizzazione dell’opera.
La mostra, composta da modelli architettonici riprodotti in piccola scala, sposa l’interesse della Fondazione Cerere per l’architettura e sopratutto per il suo intreccio con l’arte contemporanea, con lo spazio pubblico e il design. Concetti riprodotti e supportati dai modelli architettonici di Galofaro e del suo studio-laboratorio Modelab, fondato nel 2002 con Ilaria Benassi.
Valentina Gasperini
Roma // fino all’11 maggio 2014
Marco Galofaro – Be the poem
a cura di Domitilla Dardi
FONDAZIONE PASTIFICIO CERERE
Via degli Ausoni 7
06 45422960
[email protected]
www.pastificiocerere.it
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