Senza confini: della fotografia secondo Nino Migliori
Galleria 2000&Novecento, Reggio Emilia - fino al 30 giugno 2014. Muri, Polarigrammi, Herbarium. Tre nuclei attinti dalla produzione fotografica sterminata di Nino Migliori, ora sono in mostra a e testimoniano le origini di una continua e incessante sete di ricerca dell’artista bolognese, che con i suggestivi Orantes si propone anche come eccellente scultore.
‘Phos’ e ‘grapho’ sono i termini che compongono la parola ‘fotografia’, e i cardini su cui ruota la ricerca visiva di Nino Migliori (Bologna, 1926). Da sempre grande sperimentatore, afferma che ovunque ci sia luce ci possa essere fotografia, indipendentemente dalle attrezzature usate: analogico o digitale, bianco e nero o colore, è la scrittura della luce ciò che conta. Tanto che molte delle sue opere contraddicono una delle caratteristiche ritenute costitutive della fotografia: la riproducibilità. Operando off camera, direttamente sulla carta sensibile, Migliori ha prodotto unicum come i Polarigrammi, realizzati attraverso frammenti di plastica trasparente e lenti polarizzate che danno vita a geometrie cromaticamente sorprendenti; o Herbarium, foglie o fiori sottovetro stampati come fossero diapositive. Senza dimenticare i celebri Muri (1950-1973), testimonianze rubate di messaggi umani su intonaci che ne trasmettono la memoria e si collocano senza soluzione di continuità sulla linea dell’Informale.
Marta Santacatterina
Reggio Emilia // fino al 30 giugno 2014
Nino Migliori – Sconfinamenti. Vintage ed Unicum
a cura di Marisa Vescovo ed Erika Rossi
2000&NOVECENTO
Via Emilia San Pietro 21
0522 580143
[email protected]
www.duemilanovecento.it
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