Un leone del XIII secolo. Per una mostra di Giancarla Frare
AOCF58, Roma - fino al 30 maggio 2014. Lo spunto arriva da una piccola scultura conservata in una abbazia nei pressi di Frosinone. Da qui parte, da un leone, Giancarla Frare. Per una mostra di carte bestiali.
Giancarla Frare (Benevento, 1950) propone in questo scorcio d’estate una suggestione ripresa dall’Abbazia di Trisulti, a Collepardo, in provincia di Frosinone: 80 centimetri di pietra scolpita da cui emerge un leone, attento, la testa leggermente reclinata a osservare dall’alto gli astanti. Quest’opera, prodotta nella prima metà del XIII secolo in ambito federiciano, ispira l’artista in una serie di riproduzioni intitolate Hic sunt leones. Si presenta così un “bestiario fantastico” in cui il leone – simbolo spirituale e morale, corpo animale e allegorico – assume intenti e posizioni differenti, tra archi e basamenti, in grandezze e modalità diverse. Questa serie inedita di carte, più che una documentazione costituisce, come ben sottolinea la curatrice Francesca Gallo, “una ripresa in soggettiva suggerita dalla implicita mobilità del leone, che pare libero di scendere dal basamento […] un movimento che è traduzione in immagini del nostro libero fluire attorno alla scultura e della sua capacità di riemergere ripetutamente nell’immaginazione dell’artista”.
Andrea Carteny
Roma // fino al 30 maggio 2014
Giancarla Frare – Hic sunt leones
a cura di Francesca Gallo
AOCF58
Via Flaminia 58
06 3200317
[email protected]
www.aocf58.it
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