Heinz Waibl, maestro di eleganza

M.a.x. Museo, Chiasso - fino al 21 settembre 2014. La grafica del tempo che fu: raffinata, etica, artistica. Tutta la carriera di Heinz Waibl in una retrospettiva. Quando "l'idea è la vita"...

Dopo la mostra dedicata l’anno scorso a Lora Lamm, il M.a.x. di Chiasso torna sulle grandi figure della grafica del secondo dopoguerra con la retrospettiva di Heinz Waibl (Verona, 1931). Come accadeva nell’esposizione precedente, la sensazione è di liberazione rispetto a certi artifici e atteggiamenti costruiti – privi di sostanza – che oggi aleggiano in questo settore.
Le creazioni di Waibl possiedono una franchezza di tratto e di spirito che denotano una nobiltà intrinseca. L’elaborazione estetica, di primissimo ordine, esce dalla pura funzionalità del messaggio commerciale. E non poteva essere altrimenti, per un autore che da sempre pone sullo stesso piano etica ed estetica, riservando un posto privilegiato alla comunicazione “sociale”, e che ancora oggi dichiara: “L’idea è la vita“. Ma non si prenda tutto ciò come una considerazione nostalgica o passatista: il tratto saliente dei lavori di Waibl è la sorprendente modernità che li caratterizza.

Heinz Waibl a Chiasso

Heinz Waibl a Chiasso

La mostra si apre con una selezione di manifesti, cui segue subito una serie di litografie, primo esempio dell’attività artistica “pura” dell’autore, che fu anche pittore e si avvicinò al Movimento Arte Concreta, così come il suo maestro Max Huber. E sorprende trovare lo stesso tasso di qualità estetica in questi lavori “liberi” e in quelli commissionati; sensazione ovviamente amplificata dalla fattura manuale dei lavori su commissione, in mostra evidenziata dall’accostamento di bozzetto e risultato finale.
Il rigore di un’elaborazione sempre basata su criteri geometrici e matematici si evidenzia in tutti i lavori raccolti: manifesti, loghi, pubblicità, copertine di dischi, materiale aziendale. Tra i tanti esemplari in mostra, i lavori per la Bticino, quelli per la Mas, grande magazzino popolare (una sorta di alternativa alla Rinascente), la copertina di un 45 giri dei Due corsari, Gaber e Jannacci, uno stupendo manifesto per la radio (“La radio arriva ovunque” è lo slogan, che la grazia della mano di Waibl fa suonare non come una minaccia ma come una promessa).
Ed è esposta anche una curiosità: le nove versioni del logo di Telemike, programma di Canale 5 degli Anni Ottanta. Il logo scelto fu quello con gli occhialoni tipici di Mike Bongiorno.

Stefano Castelli

Chiasso // fino al 21 settembre 2014
Heinz Waibl graphic designer
a cura di Alessandro Colizzi e Nicoletta Ossanna Cavadini
M.A.X. MUSEO
Via Dante Alighieri 6
+49 (0)91 6950888
[email protected]
www.maxmuseo.ch

 

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Stefano Castelli

Stefano Castelli

Stefano Castelli (nato a Milano nel 1979, dove vive e lavora) è critico d'arte, curatore indipendente e giornalista. Laureato in Scienze politiche con una tesi su Andy Warhol, adotta nei confronti dell'arte un approccio antiformalista che coniuga estetica ed etica.…

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