Sicilia: la Fondazione La Verde La Malfa si rifà il trucco
San Giovanni La Punta, Fondazione La Verde La Malfa - fino al 27 settembre 2014. Presentata la mostra permanente nelle nuove “Stanze della Memoria e della Pace” e la temporanea “Le immagini della memoria”. L’estate in provincia di Catania.
In principio fu dimora dei coniugi Enzo La Malfa ed Elena La Verde. Adesso, dopo la loro scomparsa, il figlio Alfredo ha voluto perpetuare il ricordo attraverso una fondazione d’arte contemporanea ad essi intitolata. Varcando il cancello d’ingresso, la prima meraviglia che appare è un vasto e rigoglioso parco naturale. Percorrendo i suoi viali si incontrano le sculture monumentali realizzate dal 2000 al 2012 da Elena La Verde. La sede, risalente agli Anni Settanta, fu la villa di famiglia costruita su progetto del marito, l’ingegnere La Malfa, a San Giovanni La Punta, una cittadina dell’hinterland catanese.
Lo scorso giugno sono state inaugurate le Stanze della Memoria e della Pace, due sale permanenti situate al primo piano dello stabile, mentre al pianterreno è collocata la sala Elena La Verde destinata ad accogliere gli eventi temporanei, fra cui l’attuale mostra Le immagini della memoria. Quattro gli artisti coinvolti. Le opere di Emily Joe sono nature morte tangibili, quasi reliquiari contenenti gli oggetti di una vita. Vengono racchiusi all’interno di valige, demarcate da una cornice o comunque sempre ben circoscritte nello spazio. Un modo, il suo, di interagire con il passato. Per Silvano Tessarollo la memoria è legata alla fragilità del tempo. Le sue opere sono realizzate con materiali non consueti, quali rami, terra, strizzando l’occhio all’arte povera e indagando il rapporto uomo-natura. Suggestivo e poetico è Erth, un “quadro vivo” composto di terra e sementi d’erba che grazie al fluire interno dell’acqua prenderà vita nel corso della mostra.
Lolita Timofeeva, invece, si esprime attraverso simboli e tracce. Le sue tecniche miste rappresentano dei fossili, testimonianze al tempo stesso di vita e di morte. Così come la sua Natura morta III, un’installazione formata da quattro maschere antigas poste su un mobile dirimpetto a un comò con specchiera su cui è poggiato un uovo, simboli, rispettivamente, della morte e della vita. La quarta artista è Cristina Treppo: recupera vecchi oggetti, li decontestualizza e li mette insieme tramutandoli in opera d’arte. Inoltre, salvandoli dall’oblio e cospargendoli talvolta con la cera, li preserva dallo scorrere del tempo.
Tre dei quattro artisti sopracitati (Joe, Timofeeva e Treppo) sono presenti anche nella mostra permanente allestita al primo piano della villa. A questi si aggiungono Lawrence Carroll e Angelo Casciello, quest’ultimo autore della Stanza della Pace. Si tratta di un intervento site specific in quel che fu lo studio di La Malfa, volto a infondere un’atmosfera di serenità e benessere interiore a coloro che vi si soffermano, offrendo fra l’altro una suggestiva vista sul golfo di Catania.
La Stanza della Memoria, invece, è un luogo in cui il tempo sembra sia stato congelato. In essa si trovano esposti alcuni cimeli della vecchia stanza di lavoro di Elena oltre alle recenti acquisizioni di Joe, Timofeeva, Treppo e Carroll. Anche qui le opere sono legate al tema della Stanza e quindi della memoria, così come nella mostra temporanea al pianterreno, ma in questo caso esse dialogano con lo spazio che fu di Elena, con la sua vita e con le sue passioni. Così, Joe ha pensato di realizzare un’opera capace di racchiudere all’interno della libreria decine di oggetti a lei legati, mentre sulla scrivania sono presenti tracce dei suoi scritti. Carroll, invece, mette insieme con punti di sutura vari ritagli di tela come fossero i pezzi di una vita ormai trascorsa. A ricordare ciò vi è una piccola composizione floreale. Ma non vi sono colori, tutto è cosparso di bianco, di cera. L’installazione Room#1 della Treppo, costituita da due tappeti, una sedia, una sottoveste e due calchi ortopedici, sembra prefigurare il viaggio verso l’aldilà, ben sintetizzato dall’opera seguente di Timofeeva. Qui dei passi fittizi salgono lungo una scala sospesa nel vuoto che punta in direzione dell’attigua Stanza della Pace, punto di approdo di una vita, ad essa collegata attraverso uno squarcio nel muro.
La fondazione non ha ancora ottenuto una sistemazione definitiva. Devono trovare collocazione e un allestimento migliori le varie collezioni di famiglia custodite al momento nel seminterrato. Nello specifico si tratta di abiti e intimo d’epoca di fine Settecento e dell’Ottocento, di un fondo documentario e librario comprendente anche due cinquecentine e di una collezione d’arte contemporanea con opere principalmente della seconda metà del Novecento.
Giovanni Scucces
San Giovanni La Punta // fino al 27 settembre 2014
Le immagini della memoria
a cura di Giuliana Albano
artisti: Emily Joe, Silvano Tessarollo, Lolita Timofeeva, Cristina Treppo
FONDAZIONE LA VERDE LA MALFA – PARCO DELL’ARTE
Via Sottotenente Pietro Nicolosi 29
095 7178155 / 338 5078352
[email protected]
www.fondazionelaverdelamalfa.com
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